A livello territoriale sono le
regioni del Sud ad aver registrato gli incrementi occupazionali
più importanti. Rispetto al 2019 la Puglia ha segnato un +6,3%
(+77mila unità); seguono la Liguria e la Sicilia entrambe con il
+5,2% (rispettivamente +31mila e +69mila unità), la Campania con
il +3,6% (+58mila) e la Basilicata con il +3,5% (+7mila).
Tra le province è Lecce con +16,5% (+36.500 unità) ad aver
conseguito l'incremento percentuale più significativo del Paese
rispetto al periodo pre-pandemico. Seguono Benevento con +12,4%
(+10mila unità), Enna con +11,2% (+4.800 unità), Frosinone con
+10,9% (+16.600 unità) e Ragusa con +9,4% (+10 mila unità).
Non tutto il Mezzogiorno, comunque, ha potuto contare su
risultati positivi: tra gli ultimi posti della graduatoria
provinciale scorgiamo altre realtà del Sud. In particolare nel
Sud Sardegna e a Siracusa la contrazione occupazionale è stata
del -4,3% (la prima con -4.900 unità e la seconda con -5mila),
Caltanissetta con -5,2% (-3.400 unità), Sassari con -6,8%
(-12.600 unità) e infine Fermo con -7,9% (-6mila unità).
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